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Gratuito patrocinio: cos’è?
Il gratuito patrocinio consiste nel riconoscimento di una gratuita assistenza legale, a favore di individui non abbienti che intendano difendersi in tribunale o che necessitino di qualsiasi altro tipo di assistenza giuridica.
Come richiedere il gratuito patrocinio?
Ovviamente accedere a questo servizio non è alla portata di tutti, bisogna infatti soddisfare le seguenti richieste:
- Il cittadino, con un reddito inferiore ad 11.493,82 €, può richiedere assistenza solo se risulta: indagato, imputato, condannato, persona offesa dal reato, persona danneggiata che intenda costituirsi parte civile e responsabile civile. Qualora il processo fosse civile e non penale come il caso sopra citato, è ugualmente possibile richiedere il servizio.
- Qualora si convivesse con un coniuge o dei familiari il reddito di riferimento verrà dato dalla somma di tutti i redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia. In questo caso il gratuito patrocinio che fornisce assistenza al processo penale e non ha quello civile, vede aumentare i limiti di reddito di 1.032,91€ per ognuno dei conviventi. In caso di separazione o divorzio, si andranno a sommare anche i redditi dei figli conviventi.
- Nella verifica dei limiti di reddito si tengono in considerazione anche i redditi esenti da irpef come la pensione d’invalidità e l’indennità d’accompagnamento o redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.
Quando presentare la domanda di ammissione al patrocinio gratuito?
La richiesta per l’ottenimento di questa assistenza può essere presentata in ogni stato e in ogni grado del procedimento legale. La domanda può contenere la nomina di un difensore scelto nell’apposito elenco di legali abilitati per il patrocinio a spese dello stato. È possibile trovare l’elenco presso ogni Corte d’Appello dell’ordine forense di riferimento.
Cosa succede dopo l’accettazione della richiesta per l’ammissione al pubblico patrocinio?
In seguito all’accettazione della richiesta, l’assistito avrà il patrocinio di un avvocato specializzato in assistenza e rappresentanza riguardante lo specifico processo indicato nella domanda, assicurandosi quindi un servizio legale gratuito, completamente a carico dello stato. Non sarà perciò necessario pagare di propria tasca le spese legate al processo. Dal canto suo, il legale non potrà percepire alcun tipo di consenso. Qualora questa regola fosse infranta il legale commetterebbe un gravissimo illecito disciplinare.
Una volta accettato è importante ricordare di comunicare ogni anno le variazioni del proprio reddito rilevanti per il superamento dei limiti reddituali che si siano eventualmente verificate nel precedente anno fiscale. La comunicazione deve obbligatoriamente essere inviata entro e non oltre 30 giorni dalla fine dell’anno e per ogni annualità di durata del processo.
I rischi di una pratica di richiesta falsa
La pratica di richiesta del gratuito patrocinio va affrontata con assoluta onestà e chiarezza. Se così non fosse, se si commettessero falsità o omissioni nella certificazione si andrebbe a commettere un grave reato sanzionabile dalla legge. La sanzione può variare da 1 a 5 anni di reclusione. Inoltre, potrebbe esserci una multa da 309,00 a 1.549,00 € a seconda della gravità del reato commesso.
Le pene saranno ben più dure se a seguito delle falsità riportate, si sarà riusciti ad ottenere il servizio di gratuito patrocinio. È possibile approfondire questo argomento nella disciplina di legge D.P.R 30 maggio 2002, nº 115.
Nonostante il patrocinio gratuito sia utile per molti cittadini, ben pochi ne conoscono l’esistenza, poiché questa pratica è poco conosciuta ed ancor meno pubblicizzata. Per maggiori informazioni clicca qui
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