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La sostenibilità è un tema sempre più sentito tra le persone. Ciò che si vive quotidianamente fa riflettere e fa muovere dei passi per cercare di limitare i danni arrecati al Pianeta finora. Tutti i comparti a livello industriale stanno prendendo delle misure per contrastare l’inquinamento ambientale. Grazie a nuove tecnologie all’avanguardia che mirano a salvaguardare il Pianeta.
A questo proposito, anche nel settore della moda si sta notando un’inversione di tendenza, perché sì, il fashion è uno dei comparti che incide molto sull’inquinamento. Cosa si deve fare allora? Approcciarsi ad un nuovo paradigma per una moda sostenibile e circolare.
L’impatto della moda sull’ambiente
Il crescente dilagare del fast fashion e del conseguente inquinamento ambientale sta facendo in modo che le aziende si approccino alla moda in modo differente. Si pensi solo che il settore, a livello globale, vale 2,4 trilioni di dollari. Un numero che non si riesce nemmeno a immaginare. Di tutta la produzione, in tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto moda, il 9% si trasforma in microplastiche che vengono disperse nel mare. Inoltre, la scarsa qualità dei prodotti, la manodopera a basso costo e gli agenti inquinanti per la produzione dei capi hanno accentuato ancora di più il problema. Infatti, l’impatto ambientale è ingente. Si considerino le elevate emissioni di anidride carbonica, i consumi idrici, l’immissione di sostanze chimiche e coloranti dannosi per l’uomo, senza dimenticare l’enorme quantità di scarti e rifiuti non riciclabili rilasciati nell’ambiente. Spaventoso, vero?
L’equazione velocità = qualità non funziona e non ha mai funzionato quindi, quella del fast fashion è una pratica da limitare per lasciare il posto ad una moda sostenibile e circolare. Le richieste del mercato stanno passando in secondo piano rispetto ad un problema enorme come quello dell’inquinamento ambientale. È un’esigenza molto urgente sia dal punto di vista morale che sociale e, soprattutto, ambientale. Per questa ragione gli imprenditori devono mettere in atto delle partiche produttive responsabili. In che modo? Continua a leggere per scoprirlo.
Best practices per una moda sostenibile e circolare
Tutto comincia dalla qualità. Prodotti di qualità implicano una maggiore durata nel tempo e una successiva riduzione della produzione. Certo, di conseguenza, ci sarà un lieve aumento dei prezzi, ma qual è il beneficio che ne scaturisce? Il prezzo da pagare in termini di danno a lungo termine per il Pianeta sarebbe ben più alto se non si iniziasse a fare un giro di boa. Quindi, le best practices da iniziare a mettere in atto per una moda sostenibile riguardano:
- la scelta di materie prime eco-friendly anche di origine vegetale;
- la riduzione di rifiuti e la conseguente possibilità di riciclo dei materiali;
- pratiche produttive più responsabili;
- l’estensione della vita utile dei prodotti.
Quindi, è importante iniziare a produrre capi di qualità e a sostenere il Made in Italy attraverso queste best practices. Il tutto per approcciarsi ad una moda sostenibile e circolare. Tuttavia, queste non devono essere delle belle favole da raccontare, ma azioni concrete che devono tradursi in realtà. L’obiettivo finale è un aumento della sostenibilità delle aziende entro il 2030.
Spunti di azioni concrete per una moda sostenibile
Nella realtà dei fatti, per intraprendere il percorso di una moda più sostenibile le azioni concrete da mettere in atto sono anzitutto l’acquisto di fibre organiche riciclate o biodegradabili come cotone biologico, lana riciclata, seta di soia. Poi, la riduzione dell’immissione delle sostanze chimiche nocive nell’ambiente come l’utilizzo di tinture sostenibili. Oppure l’utilizzo di energia rinnovabile nella produzione e l’affidamento a fornitori verificati.
Come si accennava precedentemente, le best practices si devono applicare lungo tutto il ciclo di vita del prodotto e quello della scelta di fornitori verificati è un aspetto molto importante e delicato. Facciamo un esempio. Il prodotto finito ha rispettato tutte le pratiche sostenibili nella fase di creazione, ma perché perdersi in un bicchier d’acqua nella fase di consegna con un packaging in plastica? Potrebbe sembrare scontato, ma non lo è. Anche il packaging riveste un ruolo fondamentale, che si tratti di un e-commerce o di un negozio fisico. Se ognuno che acquista un prodotto moda ottiene una bag in plastica, ne saremmo sommersi, e forse questo accade davvero. Oltre alla moda sostenibile e circolare, è possibile, quindi, anche fare del packaging sostenibile e circolare. È per questo che si parla dell’intero ciclo di vita di un prodotto. Ogni azione ha una conseguenza sul Pianeta e se si vuole compiere una vera e propria rivoluzione bisogna prestare attenzione ad ogni minimo aspetto.
Spunti di azioni concrete per una moda circolare
Invece, per quanto riguarda la moda circolare (moda sostenibile), le azioni da intraprendere riguardano principalmente il riutilizzo e il riciclo. Infatti, i materiali dovrebbero essere riutilizzati e riciclati il più a lungo possibile. Come? Con materie prime riciclabili o attraverso campagne di sensibilizzazione e invito allo scambio e riutilizzo. Tutto deve essere progettato per avere una seconda vita. In questo modo si cercherà di estendere il più a lungo la vita utile di un prodotto.
Non solo materiali ma anche la società
A questo proposito, le azioni degli imprenditori e lungo la filiera sono importanti, ma importanti sono anche le campagne di sensibilizzazione verso i consumatori. Si deve fare in modo che le loro azioni che devono convergere verso un acquisto consapevole. La circolarità ritorna ancora una volta con campagne di comunicazione ad hoc e con diffusione dei valori del brand che sposano questa causa.
Conclusioni
In conclusione, proprio perché il settore della moda ha un impatto ambientale enorme sul nostro Pianeta, una risposta concreta a questo problema si concretizza nella moda sostenibile e circolare. L’impatto negativo del settore fashion sulla questione ambientale è molto pesante e ciò è dimostrabile grazie a dei dati. Per questo motivo, sta avvenendo un’inversione di tendenza da parte degli imprenditori del settore per cercare di limitare i danni arrecati al Pianeta. Proprio attraverso la spinta verso una moda sostenibile e circolare. A partire dall’utilizzo di materie prime green fino al recupero e riciclo del prodotto durante tutto il suo ciclo di vita. Impossibile? Certo che no!
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